Proposte su salari e welfare per chi lavora a Milano e nell’Area Metropolitana milanese

Comunicato Stampa delle Associazioni Riformiste milanesi: Proposte su salari e welfare per chi lavora a Milano e nell’Area Metropolitana milanese

Le Associazioni Riformiste della Città Metropolitana di Milano, nel loro annuale incontro, il 23 novembre a Eupilio hanno presentato un documento di posizionamento che contiene alcune proposte sui salari e il welfare territoriali, rivolte alle persone che lavorano o che vanno a lavorare a Milano e nell’area metropolitana milanese.

La convinzione è che, come da tradizione, il riformismo milanese si esprime occupandosi anzitutto dei problemi delle persone che lavorano, in un’area dove devono fronteggiare alti costi di affitto, di trasporti, di alloggio e ristorazione. Le lavoratrici ed i lavoratori della città metropolitana hanno costi della vita europei ma salari italiani. Inoltre dovranno affrontare le conseguenze professionali ed occupazionali che la pervasiva trasformazione digitale con l’AI sottoporrà loro.

Benché vi sia una diffusa contrattazione aziendale e territoriale/settoriale che recupera in favore dell salario parte della produttività e permette una dimensione media retributiva più alta del resto del paese, i salari dei milanesi non riescono a pareggiare il costo della vita.

I Comuni, gli Ospedali, le Aziende di trasporto pubblico, gli Enti ed Aziende dei servizi pubblici e molte aziende private di servizio hanno difficoltà a reperire, assumere e trattenere i dipendenti.

Milano e la città metropolitana rischiano di mettere in discussione, non solo l’accessibilità all’abitare per le persone che lavorano, ma anche la loro stabilità reddituale ed occupazionale.

Milano in questi periodi di grandi trasformazioni epocali deve praticare e potenziare il suo tradizionale spirito riformista tenendo insieme innovazione, crescita economica con un benessere diffuso, mitigando le disuguaglianze, urbanizzando l’abitabilità delle persone meno abbienti che vi risiedono, valorizzando e proteggendo le persone che vi lavorano.

In questa direzione le Associazioni Riformiste, anche sulla scorta delle consolidate pratiche delle aree metropolitane Londinesi e Parigine, propongono alle Istituzioni territoriali, alle Associazioni Imprenditoriali, alle Organizzazioni sindacali maggiormente rappresentative dell’area metropolitana milanese di confrontarsi e negoziare un nuovo patto economico sociale che valorizzi e tuteli il lavoro a Milano attraverso:

l’individualzione di un’indennità metropolitana, considerando le esperienze di Londra e Parigi, per le persone che vi lavorano a partire dai dipendenti Pubblici.

prevedere e praticare la possibilità di fornire beni e servizi di welfare integrativo a chi lavora nel territorio metropolitano attraverso un Fondo territoriale di welfare, gestito dalla Fondazione welfare ambrosiano.

– prevedere e praticare nuovi strumenti, come le quote salariali integrative al servizio degli addetti delle imprese metropolitane del turismo, alberghiere, ristorazione e delivery.

-predisporre un testo unico di certificazione della rappresentanza delle imprese e delle organizzazioni sindacali del territorio, al fine di identificare i contratti di lavoro maggiormente rappresentativi, da applicare negli appalti di servizi ed opere, nella logistica, nei cantieri e come riferimento dell’Ispettorato del lavoro. L’obiettivo è il contrasto all’applicazione dei contratti di lavoro ‘’pirati’’, che comprimono i salari e favoriscono la concorrenza sleale tra imprese.

– prevedere un punto di osservazione metropolitano sull’avanzamento della trasformazione digitale alla luce dell’introduzione dell’A.I. nei processi produttivi e organizzativi delle aziende riguardo gli impatti economici, organizzativi ed in particolare sulle professioni e occupazione dei lavoratori.

– prevedere un potenziamento degli strumenti, investimenti e strutture della città metropolitana in ordine alla Formazione continua, alle politiche attive, ai Centri per l’impiego per accompagnare e proteggere i lavoratori nella transizione professionale ed occupazionale.

Su tali proposte vi è stato un primo confronto nella mattinata di Domenica 23 novembre con i professori Marco Leonardi e Maurizio Del Conte ed i segretari generali metropolitani Luca Stanzione della Cgil e Giovanni Abimelech della Cisl.

Un confronto positivo e costruttivo e di buon auspicio per i successivi incontri che il coordinamento delle associazioni di cultura riformista chiederanno alle Istituzioni ed alle Associazioni delle Imprese della città metropolitana.

 

LIBERTA’ EGUALE MILANO LOMBARDIA, CIRCOLO DOSSETTI, CIRCOLO DE AMICIS, CENTRO STUDI CALDARA, INIZIATIVA DEMOCRATICA LOMBARDIA, CENTRO DEMOCRATICO, LA FABBRICHETTA, ARCIPELAGO MILANO, CATTOLICI DEMOCRATICI LOMBARDI, IL SICOMORO, ASSOCIAZIONE VOLARE, CIRCOLO MATTEOTTI, CIRCOLO XX SETTEMBRE.

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